Il diritto di visita del genitore non collocatorio non può sospendersi causa coronavirus.

Il diritto di visita del genitore non collocatorio non può sospendersi causa coronavirus.

Molti cliente in questi giorni così difficili vogliono sapere se il diritto di visita da parte del genitore non collocatario nei confronti del figlio minore, debba ritenersi sospeso in attesa di tempi migliori. Bisogna precisare che il DPCM 8 marzo 2020, all’art. 1 impone di «evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori di cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Sulla questione ancor prima dei giudici di merito investiti dalle controversie sorte ha dato riscontro il Governo, laddove nella pagina istituzionale a precisa domanda risponde testualmente: “Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni? Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche da un Comune all’altro. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Da ciò ne discende, come era auspicabile e logico, che non sia pensabile una compressione del diritto di visita da parte del genitore non collocatario della prole e che un rifiuto da parte dell’altro genitore non può trovare giustificazione. In tali situazioni straordinarie , più che solo alle norme di diritto, ritengo debba farsi affidamento al criterio della ragionevolezza ed il buon senso nell’esclusivo interesse del minore, al fine di evitare che il minore stesso possa essere esposto a rischi inutili, in relazione alle circostanze e al caso concreto. Se è auspicabile che il figlio trascorra il tempo sia con il padre e con la madre allo stesso modo si devono avere delle accortezze nell’evitare gli spostamenti con mezzi pubblici, evitare di mettere in contatto i minori con situazioni potenzialmente a rischio, e valutare appunto ogni caso concretamente.

 

 

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